Favoriamo l’inclusione e la partecipazione di tutte le persone, rimuovendo le barriere fisiche e sociali per garantire eventi e servizi accessibili per tuttə.
Crediamo che la qualità dei live non dipenda solo dalle scelte artistiche e creative, ma anche dall’esperienza del pubblico, perciò investiamo le nostre risorse e il nostro impegno per garantire un ambiente sicuro e accogliente per tuttə: pubblico, staff, artistə.
Più formazione, più partecipazione. Migliorare l’accessibilità delle informazioni significa garantire maggiore partecipazione sociale, maggiore opportunità di scelta, maggiore autonomia, meno discriminazione, migliore qualità della vita. Tra le diverse azioni, abbiamo attivato un percorso formativo di introduzione alla Lingua dei segni italiana per il nostro staff del bar, realizzato grazie alla collaborazione de L’Altro Spazio, inclusivity partner di ROBOT15.
Gender equality e diversity. Ci impegniamo perché i nostri eventi siano spazi di equità per tuttə, promuovendo la diversità e l’inclusione di ogni identità, dalle nostre line-up fino all’interno del nostro staff, adottando inoltre comunicazione e linguaggio inclusivi e implementando i nostri eventi – come ROBOT Learn – con il servizio di interpretariato in LIS.
Se è safe è di tuttə. Per supportare il pubblico e rendere i nostri eventi degli spazi accoglienti per tuttə, abbiamo creato il Social Safety Team, disponibile, formato e pronto a offrire supporto in tutte le venue. A questo si aggiunge la scelta di venue in cui è possibile allestire spazi di decompressione e chill out zone.
Collaborare per migliorare. Stiamo costruendo un network di espertə e associazioni per implementare le iniziative e le azioni concrete di miglioramento dei nostri eventi. In fase di progettazione ma anche in occasione di workshop e laboratori, collaboriamo con organizzazioni che si occupano di inclusività nel settore dei live (e non solo), tra cui KeepOn Live (“Il Concerto Che Vorrei”), Shesaid.so, Equaly, Anffas Onlus e L’Altro Spazio.
Nessunə indietro. In linea con il principio del ‘non lasciare nessunə indietro’ e abbattere così le barriere architettoniche e intellettive, stiamo sviluppando una nuova pratica di inclusività e accessibilità da mettere in campo per la prima volta in Italia, che funga così da modello verso altri eventi culturali.